Mercoledì 23 gennaio, ore 9.51: all’aeroporto di Fiumicino papa Francesco sta salendo le scalette dell’aereo, pronto a partire dall’Italia con destinazione Panama e la 34° Giornata Mondiale della Gioventù. Alla 33°, che si era tenuta nel mese di luglio del 2016 in Polonia, nella città di Cracovia, abbiamo preso parte anche noi, un gruppetto di altri sedici sangiulianesi. Ricordo ancora le emozioni di quell’evento, dalla gioia degli incontri fatti con giovani da ogni parte del pianeta fino al sentirsi toccare nel profondo dalle parole che il Santo Padre ci ha rivolto, per concludere con l’annuncio delle località del nuovo incontro: Panama, appunto. È proprio lì che circa duecento mila giovani provenienti da tutto il mondo si sono recati per vivere questa nuova esperienza di incontro, di apertura, di preghiera e di condivisione. Tra di loro anche un discreto gruppo di italiani, che hanno vissuto un gemellaggio con la diocesi di Chitré tra il 16 e il 20 gennaio prima di raggiungere la capitale per partecipare ai momenti che caratterizzano una “Jornada Mundial de la Juventud”: orecchi e cuori sintonizzati in particolare sulla Veglia e la santa Messa che si terranno al Campo “San Giovanni Paolo II”, per pregare e ascoltare papa Francesco, anche alla luce del Sinodo sui Giovani svoltosi lo scorso ottobre. “Ecco la serva del Signore: avvenga in me secondo la tua parola” (Lc 1, 38) è il tema che accompagna questi giovani, per riflettere, come ci ricorda papa Bergoglio, sul “si di chi ha capito il senso della vocazione: uscire da se stessi e mettersi al servizio degli altri”. Li accompagniamo col pensiero e la preghiera!