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Comunità Pastorale S.Paolo VI

Madeleine Delbrêl: cercatrice di Dio

2021-11-22 09:23

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Punto d'Incontro,

Sceglie di vivere il Vangelo fra la gente, intessendo semplici relazioni di vicinato con tutti.

La prima figura di santità che presentiamo in questo tempo di Avvento è Madeleine Delbrêl, una laica francese, passata dall’ateismo più convinto a una fede profonda vissuta nel quotidiano, tra la "gente della strada".

Madeleine nasce il 24 ottobre 1904 a Mussidan (Dordogna), in un contesto familiare e sociale lontano da Dio e dalla religione.
Trasferitasi a Parigi con la famiglia negli anni della prima guerra mondiale, assiste alle devastazioni e al ritorno dei soldati dal fronte. La sofferenza e la morte le pongono l’interrogativo sul senso della vita e sull’esistenza di Dio. Tutto ciò la porta, tra i 15 e i 17 anni, a scrivere: "Dio è morto... viva la morte" e ancora "Il mondo è un assurdo, la vita è un non senso".

Davanti a questi eventi tragici cerca, all’inizio, la fuga e il divertimento: balli, ricevimenti, poesie, letteratu- ra, circoli mondani ... Tuttavia, Madeleine conserva dentro di sé una tenace ricerca della verità, an- che se la religione cristiana continua a non convincer- la. Sarebbe stata disposta a interrogarsi su Dio solo se lo avesse potuto incontrare nel concreto.

Proprio l’incontro con alcuni giovani cristiani, verso i vent’anni, "ai quali Dio pareva essere indispensabile come l’aria", la farà considerare Dio meno assurdo e scoprirlo presente nelle persone. Comprende che Dio è una realtà vivente, che si può amare come si ama una persona. Che si incontra nell’altro. Per lei ogni incontro, anche il più ordinario, sarà sempre decisivo: un luogo in cui Dio è presente e si lascia incontrare.

Convertitasi, la giovane decide di entrare in monastero, ma, guidata dall’ascolto del Vangelo, capisce che la sua strada è nel mondo, servendo Dio nella vita ordinaria. In un’epoca in cui l’unica scelta per Dio era all’interno di un’istituzione religiosa, la decisione di Madeleine è controcorrente e non facile da comprendere.

Madeleine, scout e assistente sociale, all’età di 29 anni va a vivere a Ivry-sur-Seine, un quartiere operaio alla periferia sud di Parigi. Sceglie di vivere il Vangelo fra la gente, intessendo semplici relazioni di vicinato con tutti. Lavora come assistente sociale nei tempi difficili della seconda guerra mondiale, in questo contesto ostile per chi è credente.

Madeleine sa, per esperienza, che la più grande povertà per l’uomo è vivere senza Dio. Convinta che "nessun luogo è dimenticato da Dio" e consapevole di essere parte attiva della Chiesa e della sua missione, fa di tutto per portare il Vangelo, far conoscere Gesù a chi ancora non lo conosce. In questo modo vive, con gioia, la fede nel quotidiano, sempre a servizio degli altri e nel desiderio che tutti conoscano Dio.

Muore improvvisamente il 13 ottobre 1964. Il 26 gennaio 2018 papa Francesco la proclama venerabile.

 

In questo cammino di Avvento, la figura di Madeleine ci può accompagnare a scoprire che la vita ordinaria è il luogo della nostra santità: "C’è gente che Dio prende e mette da parte. Ma ce n’è altra che egli lascia nella moltitudine, che non 'ritira dal mondo'. È gente che fa un lavoro ordinario, che ha una famiglia ordinaria o che vive un’ordinaria vita da celibe. Gente che ha malattie ordinarie, e lutti ordinari. Gente che ha una casa ordinaria, e vestiti ordinari. È la gente della vita ordinaria. Gente che si incontra in una qualsiasi strada. [...] Noialtri, gente della strada, crediamo con tutte le nostre forze che questa strada, che questo mondo dove Dio ci ha messo è per noi il luogo della nostra santità. Noi crediamo che niente di necessario ci manca.

Perché se questo necessario ci mancasse, Dio ce lo avrebbe già dato. (Noi delle strade).

 

Sorelle Marilisa, Arianna, Elena Discepole del Vangelo